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Andreas Aceranti
lettura 14 min
2 mesi fa

Coppettazione: cos’è, come si svolge e quali sono i benefici

Coppettazione: cos’è, come si svolge e quali sono i benefici
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In questo articolo, approfondiamo le tecniche di coppettazione, quali sono i benefici e chi può praticare questa procedura.

Il mondo dei massaggi sa sempre come sorprenderci e affascinarci. Alcune tecniche sono davvero originali e al tempo stesso in grado di restituire benefici incredibili. 

Ad esempio, avresti mai immaginato che è possibile eseguire dei massaggi utilizzando delle coppette? Ebbene sì, è il caso della cosiddetta tecnica della “coppettazione”, conosciuta anche semplicemente come “massaggio con coppette” o “cupping”.

Si tratta di una tecnica molto antica, riconducibile alla Medicina Tradizionale Cinese, che è fortemente tornata in auge nel mondo moderno. 

Scopriamo insieme cos’è, quando utilizzarla, come si svolge e quali sono i benefici che apporta.

Cos’è la Coppettazione? 

La coppettazione è una pratica terapeutica che prevede l'applicazione di piccole “coppette”, che possono essere realizzate in diversi materiali (in vetro, silicone, bambù e ceramica sono le più comuni), su diverse parti del corpo del paziente per esercitare un vero e proprio massaggio benefico. 

Queste coppette esplicano un’azione di “suzione” sulla cute, agendo come ventose che aspirano e richiamano a sé i muscoli sottostanti. Questa particolare azione sembrerebbe provocare effetti antalgici e miorilassanti, lenendo così dolori e tensioni a livello muscolare. Il suo obiettivo finale, infatti, è ristabilire l’equilibrio del corpo, agendo sul sistema circolatorio e linfatico.

Inoltre si tratta di una tecnica, complementare al massaggio classico, molto amata perché oltre a donare benefici a livello fisico, sembra agire anche sul benessere psicofisico del paziente. 

Origini e Storia della Coppettazione

Come accennato in precedenza, la coppettazione è riconducibile alla Medicina Tradizionale Cinese, ma in realtà ha origini ancora più antiche. 

La descrizione di una tecnica simile al massaggio con coppette, infatti, compare per la prima volta nel “Papiro di Ebers”, un testo di medicina dell’Antico Egitto, che risale addirittura al 1500 avanti Cristo. 

Poi, in seguito, la tecnica si è estesa a diverse altre culture orientali, tra cui quella indiana, giapponese, coreana e soprattutto quella cinese, dove ha assunto un ruolo importante nella Medicina Tradizionale. 

Nel dettaglio, si tratta di una pratica terapeutica antica radicata in diverse culture e tradizioni mediche in tutto il mondo. Originariamente praticata in Egitto, Cina, Medio Oriente e in alcune comunità indigene.

Nel corso dei secoli, è stata adottata e adattata da vari sistemi medici, diventando appunto una componente significativa della Medicina Tradizionale Cinese, in cui è utilizzata non solo per trattare problemi fisici, ma anche per bilanciare l'energia vitale del corpo, o Qi, secondo i principi della medicina energetica. 

In occidente, invece, è stata introdotta dal medico austriaco Bernhard Aschner nella prima metà del Novecento. E nonostante il suo utilizzo sia diminuito con l'avvento della medicina moderna, negli ultimi anni sta conoscendo una rinnovata popolarità, grazie alla crescente ricerca sulle sue potenzialità terapeutiche e alla diffusione di approcci olistici alla salute. 

Tipologie di Coppettazione

A seconda del metodo utilizzato per eseguire il massaggio, la coppettazione può suddividersi in:

Coppettazione secca o a caldo

È il metodo più classico, quello che veniva utilizzato anche nell’antichità. Consiste nel riscaldare l’aria all’interno della coppetta con una fiamma. Grazie al calore, infatti, aumenta il volume dell’aria. Questa, una volta posizionata sulla cute si raffredda e riduce il proprio volume, creando l’effetto “sottovuoto”. 

Questo metodo è utilizzato in particolare con coppette di vetro e bambù. 

Coppettazione a freddo

Si effettua soprattutto con le coppette in silicone. Non è necessario riscaldare le coppette proprio perché il silicone, essendo malleabile, consente una perfetta adesione della coppetta alla cute semplicemente esercitando pressione ai suoi lati. 

Coppettazione mobile

In questo caso le coppette vanno utilizzate in modo “dinamico” e non più statico come avviene per le altre tecniche. Durante lo svolgimento del trattamento, infatti, l’operatore va a spostare le coppette per eseguire il massaggio. 

Necessaria ai fini della coppettazione mobile è la lubrificazione della pelle con soluzioni oleose che consentono alle coppette di scivolare meglio sulla superficie del corpo. 

La scelta del tipo di tecnica da utilizzare viene fatta in relazione a quelle che sono le problematiche del paziente. Sarà il terapista qualificato, infatti, a stabilire qual è il metodo più adatto in base ai sintomi e ai disturbi che vuole andare a curare. 

Quando utilizzare la coppettazione: i benefici che apporta

La coppettazione può essere utilizzata in diversi ambiti in quanto sembra apportare numerosi benefici, sia fisici che psichici. Viene praticata sia nel campo medico che in quello estetico. È una tecnica molto versatile, impiegata per il trattamento di numerosi disturbi e patologie che si presentano in diverse parti del corpo. 

In particolare, si può ricorrere alla coppettazione per effettuare:

Terapie del Dolore

Grazie alla coppettazione si possono attenuare dolori muscolari dovuti a contratture, spasmi e fibromialgia. Ad esempio la lombalgia è uno dei disturbi più comuni trattati dalla coppettazione. Questa tecnica è utilizzata anche per contrastare infiammazioni articolari come l’artrite e la tendinite. Quando la coppettazione viene impiegata in ambito terapeutico, le coppette vengono posizionate sulla zona che presenta dolore per stimolare la circolazione sanguigna e linfatica, andando a ridurre infiammazione e dolore. 

Fibromialgia

La fibromialgia, una condizione caratterizzata da dolore muscoloscheletrico diffuso, affaticamento, e problemi di sonno, tra gli altri sintomi, richiede un approccio terapeutico multimodale per la gestione del dolore e il miglioramento della qualità della vita dei pazienti. La coppettazione, come pratica terapeutica alternativa, ha suscitato interesse per il suo potenziale utilizzo nel trattamento della fibromialgia, grazie alla sua capacità di promuovere il rilassamento muscolare e migliorare la circolazione sanguigna.

Studi preliminari e pratiche cliniche suggeriscono che la coppettazione può offrire benefici temporanei nel ridurre i sintomi della fibromialgia, come il dolore e la rigidità muscolare. Il meccanismo dietro questi effetti sembra essere legato alla stimolazione del flusso sanguigno e linfatico nelle aree trattate, che può aiutare a ridurre l'infiammazione e promuovere il rilassamento muscolare. Inoltre, la pratica può contribuire a stimolare il rilascio di endorfine, che sono analgesici naturali prodotti dal corpo.

Tuttavia, è importante sottolineare che la ricerca scientifica sulla coppettazione come trattamento per la fibromialgia è ancora in fase preliminare e i risultati possono variare da individuo a individuo. Gli studi attuali sono spesso limitati dalla dimensione del campione, dalla mancanza di gruppi di controllo e dalla standardizzazione nelle modalità di applicazione della coppettazione, il che rende necessarie ulteriori ricerche per confermare l'efficacia e determinare le modalità ottimali di trattamento.

Nella pratica clinica, la decisione di includere la coppettazione come parte di un piano di trattamento per la fibromialgia dovrebbe essere presa su base individuale, considerando le preferenze del paziente, le sue condizioni specifiche e dopo una valutazione approfondita da parte di un professionista qualificato nel campo della medicina alternativa e complementare. Come sempre, è cruciale che tale pratica sia integrata in un approccio terapeutico più ampio che possa includere farmacoterapia, terapie fisiche, strategie di gestione dello stress e modifiche dello stile di vita.

Artrite

Nel contesto dell'artrite, che è caratterizzata da dolore, rigidità e gonfiore delle articolazioni, la coppettazione potrebbe teoricamente aiutare ad alleviare alcuni di questi sintomi. Il meccanismo sottostante presunto è che la creazione di un vuoto e la conseguente aspirazione della pelle e dei tessuti sottostanti potrebbero stimolare la circolazione sanguigna e linfatica, contribuendo così a ridurre l'infiammazione e promuovere la guarigione.

Tuttavia, è cruciale sottolineare che la coppettazione dovrebbe essere considerata solo come un trattamento di supporto e non come un sostituto delle terapie standard per l'artrite, come i farmaci anti-infiammatori, la fisioterapia o le modifiche dello stile di vita raccomandate da un professionista sanitario. Inoltre, prima di intraprendere qualsiasi nuova terapia complementare, è fondamentale consultare un medico o un professionista qualificato per assicurarsi che sia appropriata e sicura per la tua specifica condizione.

Trattamenti estetici

Nel contesto dei trattamenti estetici, la coppettazione viene impiegata in particolare per ridurre la cellulite e le smagliature, o in caso di gonfiore e pesantezza alle gambe. In questo caso, stimolando la circolazione sanguigna e linfatica, si va a migliorare l’aspetto della pelle. 

Utilizzi nella Medicina Tradizionale Cinese

Infine, secondo gli usi della Medicina Tradizionale cinese, è possibile utilizzare la coppettazione anche per trattare:

  • malattie respiratorie come asma, bronchite e sinusite;

  • emicrania;

  • acne;

  • insonnia;

  • disturbi digestivi come nausea, mal di stomaco e dispepsia;

  • dolore cronico, stress e ansia.

In quali zone si applica

Come hai appena visto, i campi di applicazione della coppettazione sono numerosi, motivo per cui questa particolare tecnica di massaggio può essere eseguita su diverse parti del corpo. 

In base a quelli che sono gli obiettivi terapeutici da raggiungere è possibile posizionare le coppette su varie zone corporee. Tra le principali troviamo:

  • Schiena e braccia, quando si vuole alleviare dolore e tensione muscolare rispettivamente nella zona cervicale, lombare e in quella di spalle e collo.

  • Addome, quando l’obiettivo che si vuole raggiungere è quello di alleviare i sintomi generati da disturbi digestivi.

  • Gambe, quando si vuole contrastare la cellulite e ridurre il gonfiore attraverso il miglioramento della circolazione sanguigna.

  • Viso, per scopi puramente estetici, per ottenere un effetto lifting naturale.

  • Torace, per migliorare la respirazione e favorire il drenaggio delle secrezioni.

Come si esegue la coppettazione

Per effettuare un trattamento di coppettazione è sempre richiesta la presenza di un terapista qualificato e certificato per eseguire al meglio, e soprattutto in tutta sicurezza, le manovre richieste da questa tecnica. 

In base ai disturbi e alle zone del corpo da trattare, il terapista sceglierà la migliore modalità di trattamento. 

Solitamente una seduta di coppettazione dura dai 5 ai 20 minuti, durante i quali le coppette vengono applicate sulle zone da trattare e poi lasciate ad agire. Il trattamento può essere ripetuto in giorni differenti, in base a un ciclo che andrà stabilito con il terapista. 

Controindicazioni 

Come per la maggior parte delle terapie, è sempre bene valutare con attenzione l’eventuale presenza di controindicazioni per essere sicuri di poter sottoporsi al trattamento.  

Per quanto riguarda la coppettazione, esistono alcune controindicazioni che vanno seguite con cura e attenzione. Questo particolare tipo di massaggio infatti, richiede prescrizione medica che può essere rilasciata solo in seguito ad alcuni esami specifici che dovrà effettuare il paziente. 

In particolare è sconsigliato ricorrere alla coppettazione nei soggetti che:

  • presentano pelle lacerata, ustionata o ferita. La tecnica infatti va eseguita su tessuti sani, in quanto il trattamento stesso può portare alla formazione di piccoli lividi o arrossamenti sulle parti di cute dove sono state applicate le coppette;

  • sono in gravidanza, in quanto gli effetti della coppettazione sul feto non sono stati provati;

  • presentano fragilità capillare, dovuta ad anomalie della coagulazione o disfunzioni delle piastrine, che può portare a sanguinamenti eccessivi durante il corso della seduta;

  • soffrono di malattie dermatologiche, in quanto la coppettazione potrebbe aggravare lo stato infiammatorio o favorire le infezioni della pelle;

  • assumono farmaci anticoagulanti o antiaggreganti,

  • presentano dermatosi, dermatiti, patologie ematologiche, patologie della coagulazione, astenia, patologie cardiovascolari come il cuore polmonare o lo scompenso, alcune patologie croniche, il caput medusae, TVP, disturbi del circolo portale.

Per questo, prima del trattamento, occorre sempre chiedere parere e indicazioni al proprio medico di fiducia.

Possibili effetti collaterali

Se praticata da un terapista certificato, la coppettazione risulta piuttosto sicura e può dar luogo solo a rari e leggeri effetti collaterali. 

Tra i più ricorrenti vi sono:

  • comparsa di lividi cutanei ed ematomi, che solitamente scompaiono in qualche giorno in modo spontaneo;

  • infezioni cutanee, se non vengono rispettate misure corrette di igiene e disinfezione delle coppette;

  • ipotensione e capogiri, subito dopo la seduta.

Nonostante alcuni studi indichino potenziali benefici per specifiche condizioni, la qualità metodologica di tali ricerche è generalmente bassa. Pertanto, è necessario un maggiore rigore scientifico per confermare l'efficacia della coppettazione. 

Inoltre, non sono stati segnalati effetti avversi gravi, ma la mancanza di studi di alta qualità implica che le informazioni sull'efficacia e sulla sicurezza potrebbero non essere definitive. La pratica dovrebbe essere considerata complementare e non sostitutiva di trattamenti medici convenzionali provati e testati.

Chi pratica la coppettazione

Eseguire un trattamento di coppettazione richiede competenza, esperienza e serietà. La sicurezza di questa tecnica è garantita solo se è effettuata da un terapista certificato, in quanto in molti casi va prescritta solo dopo un’attenta diagnosi e dopo aver valutato attentamente le eventuali controindicazioni mediche. 

La coppettazione in Italia è praticata da diversi professionisti tra cui:

  • Medici specialisti in agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese

  • Fisioterapisti

  • Operatori olistici certificati

  • Massaggiatori MCB

La figura del massaggiatore MCB 

Tra le figure più indicate per praticare la coppettazione vi è quella del Massaggiatore Capo Bagnino (MCB). 

Questa professione è inclusa nell'elenco delle professioni sanitarie riconosciute dal Ministero della Salute italiano e può effettuare in modo regolare prestazioni massoterapiche, dietro prescrizione medica, in diversi ambiti tra cui quello:

  • del massaggio sportivo;

  • del massaggio terapeutico;

  • del benessere.

La qualifica di MCB si ottiene attraverso un percorso formativo specifico, che include anche lo studio dell’anatomia dei muscoli e la pratica delle tecniche di massaggio e di terapia richieste per eseguire la coppettazione in modo ottimale. 

Se vuoi esercitare come MCB, non è necessario che tu sia iscritto a un albo professionale, ma quello che conta davvero è che tu sia in possesso di specifiche qualifiche professionali, come stabilito dalla legge italiana. 

L’unica modalità per essere in possesso dell’Attestato di abilitazione MCB con valenza di qualifica professionale, è conseguirlo attraverso la frequentazione e il superamento di uno specifico corso di formazione professionale autorizzato dalla Regione Lombardia.

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